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Presentazione

Mi sono seduto per la prima volta su un kart all’età di 3 anni a mezzo. E’ stato in Grecia, sull’isola di Rhodos, paese d’origine di mia madre. Mio papà teneva il kart legato ad una fune da marinaio per paura che uscissi di pista e perché ancora non sapevo bene quale era il pedale del freno e quello
del gas. Dopo due giri di pista però la fune si spezzò. In quel momento cominciò la mia avventuranel mondo del kart.

Mi allenai per quattro lunghi ed interminabili anni con i kart della categoria Puffo. Nel frattempo seguivo sempre mio padre, che allora era pilota, sulle piste di tutta la Svizzera. A sette anni e mezzo arrivò finalmente il giorno della prima gara.

A Osogna arrivai quarto (i piloti in pista erano quattro!). L’anno seguente vinsi però la mia prima gara, a Lyss. L’anno dopo ancora, il mio primo campionato. La soddisfazione fu enorme. Gara dopo gara, vittoria dopo vittoria, anno dopo anno ho cercato di affinare le mie qualità di pilota ed il mio stile di guida, da sempre basato sulla combattività come è simbolicamente raffigurato dal drago rosso che porto sul mio casco.

I piloti “ragionieri” in effetti non mi sono mai piaciuti, preferisco quelli che attaccano e danno spettacolo. Nella prima parte della mia carriera ho sempre corso con telai del produttore svizzero Swiss Hutless. Questa azienda mi ha sostenuto a lungo e ha seguito lo sviluppo della mia carriera agonistica dapprima inserendomi nei quadri della squadra nazionale ed in seguito, quale primo pilota svizzero dopo tanti anni (è difficile essere profeti in patria!) in quelli del team ufficiale internazionale.

Poche ore dopo la chiusura delle attività a livello competitivo internazionale della Swiss Hutless, ad inizio 2007, ho ricevuto la chiamata della PCR che mi ha molto onorato e alla quale ho subito risposto affermativamente.

Dal rosso al giallo quindi, con questa gloriosa casa piacentina che è presto diventata la mia nuova famiglia a livello kartistico. PCR é un marchio storico ma é anche un’azienda che in un settore che ha raggiunto l’esasperazione ha saputo mantenere una dimensione umana. Ci siamo confrontati con i “grandi costruttori”; una sorta di Davide contro Golia. Contro le previsioni e dopo un comprensibile periodo di rodaggio durato un paio di mesi abbiamo colto i primi risultati di prestigio ai quali sono seguite le prime vittorie. Dalla stampa internazionale ho avuto il simpatico appellativo di “Yellow Arrow”, in onore anche al colore del kart, poi ripreso dalla stampa italiana e tradotto in “Freccia Gialla”.

In due anni sono arrivati il titolo di Campione Svizzero, quello di Campione della Bridgestone Cup e soprattutto quello di Vice-Campione dell’International Open Masters, risultato mai conseguito da nessun pilota elvetico e al quale tengo particolarmente.

Ho potuto lavorare con alcuni tecnici di assoluto valore internazionale ai quali sarò sempre riconoscente, non solo per quanto imparato ma anche per le strigliate e per le lavate di capo che mi son preso quando incappavo in qualche cavolata delle mie o quando le cose non andavano per il verso giusto.

A sedici anni non ancora compiuti, nel luglio del 2008, ho avuto l’opportunità di eseguire il primo test in monoposto a Valencia in Spagna con una Formula BMW.
Dalla visiera, seduto nell’abitacolo e stretto fra le cinture di sicurezza, potevo scorgere gli occhi lucidi di mio padre.
Entrambi speravamo fortemente che non si trattasse di un punto di arrivo, bensì della partenza di una nuova avventura dai contorni ancora indefiniti.
E così, infatti, è stato.

Nel 2009 ho debuttato a livello competitivo in monoposto nel Campionato Italiano di Formula Azzurra con il team MG Motorsport.
Ho vinto la mia prima gara nel mese di agosto (a Varano) ripetendomi nella prova successiva sullo storico tracciato di Imola.
Due successi dal sapore particolare, che non dimenticherò mai.



Nel 2010 il Team Corbetta Competizioni mi ha dato piena fiducia chiamandomi dapprima ad eseguire alcuni test al volante della loro vettura di Formula 3 e confermandomi in seguito per la stagione che ho disputato nel Campionato Italiano. Il 2011 ci ha visto ancora uniti affrontare l’avventura internazionale dell’European Formula 3 Open. E’ stata una stagione fantastica che ci ha portato a conquistare il titolo di campioni. Un successo storico che ci ha dato una gioia immensa. Il 2012 mi vede impegnato nel campionato FIA di Formula 2. Sotto certi versi si tratta di un’evoluzione naturale per la mia carriera. L’obiettivo è quello di mettersi nuovamente in luce, per cercare un giorno di arrivare ancora più in là, con il sostegno di tutti coloro che mi hanno seguito e che voglio ringraziare sinceramente e coloro che spero lo faranno in futuro.

ALEX FONTANA